E-COMMERCE CHE COS’E’?
E’ un’attività rivolta all’effettuazione di transazioni commerciali
di beni o servizi attraverso l’utilizzo di tecnologie
informatiche. Nell’e-commerce quindi l’acquirente visiona i beni o
servizi su un catalogo on-line messo a disposizione dal cedente all’interno di
un proprio sito web o di un portale e procede direttamente all’ordine
del prodotto attraverso la rete Internet.
Una tecnica molto utilizzata nelle vendite on-line è quella del
drop-shipping con cui si intende un modello di vendita grazie al quale il
venditore vende un prodotto ad un utente finale, senza possederlo materialmente
nel proprio magazzino. Il venditore, effettuata la vendita, trasmetterà
l'ordine al fornitore che in questo caso viene chiamato
"dropshipper", il quale spedirà il prodotto direttamente all'utente
finale. In questo modo il venditore si preoccupa esclusivamente della
pubblicizzazione dei prodotti, senza le relative incombenze legate ai processi
di imballaggio, spedizione e garanzia che invece sono a cura del fornitore.
NORMATIVA ITALIANA SULL’E-COMMERCE
Le principali norme
che riguardano l’e-commerce sono:
- D.lgs. 114/98
riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma
dell’articolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997
- D.lgs. 185/99
attuazione della direttiva 97/7/CE relativa alla protezione dei consumatori in
materia di contratti a distanza
- D.lgs. 70/2003
attuazione della direttiva 2000/31/CE relativa a taluni aspetti giuridici dei servizi
della società dell’informazione, in particolare il commercio elettronico, nel
mercato interno.
COME APRIRE UN E-COMMERCE
Dopo aver individuato il prodotto da vendere, bisogna costituire una
società davanti a un notaio, registrala presso la Camera di Commercio, versare
le tasse previste per ogni start-up e aprire un conto corrente bancario. La
comunicazione alla Camera di Commercio – Ufficio del Registro
delle Imprese – della provincia a cui appartieni, avviene attraverso l’invio
telematico non prima che siano trascorsi trenta giorni (del cosiddetto “silenzio assenso”), pena il pagamento di una
pesante sanzione amministrativa. Per alcuni tipologie di commercio elettronico
occorre dare comunicazione al proprio Comune dell’inizio dell’attività. Le
categorie che sono esenti da questo obbligo sono: coloro i quali intendono
creare un attività di commercio elettronico per la vendita delle proprie opere
d'arte o di proprie opere dell'ingegno a carattere creativo, comprese le
proprie pubblicazioni di natura scientifica o informativa.
REQUISITI PER LO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’
Chi vuole vendere prodotti per cui sono necessari particolari
permessi nel mercato fisico deve procurarseli anche per la vendita
online.
Se l'e-commerce riguarda la vendita di prodotti alimentari è
necessario che il richiedente dichiari di soddisfare alcuni requisiti specifici
(requisiti professionali):
-
avere frequentato con esito positivo un corso
professionale per il commercio relativo al settore merceologico alimentare,
istituito o riconosciuto dalla regione o dalle province;
-
avere esercitato in proprio, per almeno due anni
nell'ultimo quinquennio, l'attività di vendita all'ingrosso o al dettaglio di
prodotti alimentari; o avere prestato la propria opera, per almeno due anni
nell'ultimo quinquennio, presso imprese esercenti l'attività nel settore
alimentare, in qualità di dipendente qualificato addetto alla vendita o
all'amministrazione o, se trattasi di coniuge o parente o affine, entro il
terzo grado dell'imprenditore, in qualità di coadiutore familiare, comprovata
dalla iscrizione all'INPS;
-
essere stato iscritto nell'ultimo quinquennio al
registro esercenti il commercio di cui alla legge 11 giugno 1971 n. 426, per
uno dei gruppi merceologici individuati dalle lettere a), b) e c) dell'articolo
12, comma 2, del decreto ministeriale 4 agosto 1988, n. 375.
FINANZIAMENTI O INCENTIVI E-COMMERCE
Da parte di alcune province italiane sono stati indetti bandi per
incentivi o finanziamenti a fondo perduto a sostegno dei nuovi e-commerce. Ai
bandi provinciali, si aggiunge il decreto Destinazione Italia, divenuto Legge
n. 9 del 21 febbraio 2014, confermando sia i Voucher ICT da 10mila euro sia
il credito d’imposta da 20mila euro.
Le misure verranno sostenute da fondi nazionali, disponibili prima di quelli
europei, con decreto del Ministro dell’Economia di concerto con Coesione
territoriale, Affari Regionali e Sviluppo Economico.
COME ACCEDERE AI
FINANZIAMENTI
Hai idea di aprire la tua
attività?
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soluzione per te?
Hai bisogno di una consulenza fiscale, societaria e
aziendale per la tua attività?
Vuoi sapere se esistono dei finanziamenti a fondo perduto
per la tua Regione o per la tua attività?
Hai bisogno di persone che siano capaci di consigliare,
redigere e presentare il bando di finanziamento?
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contattare lo staff di
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Dott.
Paci Pierluigi |